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Dopo Angelica Hikc e Jayde Fish, Gucci torna a collaborare con una nuova illustratrice per un murales e una capsule collection.

Ops! Gucci didi t again. Il marchio fiorentino, insieme al suo capitano Alessandro Michele, scommettono ancora sul valore dell’arte, di nuovo da strada. Instagram è il vettore, la passione iconografica la sua ragione. Basta guardare le “stories” del direttore creativo per rendersene conto. Tutto quello che fa Michele diventa notizia, tutto quello che tocca sembra diventare oro, per i suoi più grandi estimatori: i millennialls, complici un’intensa desiderabilità dei pezzi della nuova era Gucci e un linguaggio assai più affascinante e comprensibile.

Il primo murales fu inaugurato lo scorso febbraio a New York con l’opera sul muro di 230 metri quadri realizzato a Lafayette Street nel quartiere di Soho in occasione della New York Fashion Week, realizzato in collaborazione con Colossal Media per la celebrazione del nuovo spazio espositivo dall’artista originaria di San Francisco Jayde Fish, scoperta da Alessandro Michele su Instagram, il quale decise di inserire anche le sue illustrazioni nella collezione donna della Spring Summer 2017. Nello stesso momento veniva svelata invece a Milano, in Largo la Foppa, il murales realizzato da Angelica Hicks, l’opera di quest’altra illustratrice, scovata dal direttore creativo sempre su Instagram, preannunciava un’edizione limitata di t-shirt free gender di soli 100 esemplari numerati.

Adesso sugli stessi muri ci sono le opere della spagnola Coco Capitàn dove spicca, su quello milanese, la frase mantra “Common sense in not that common”. Lei, venticinquenne, laureata al Royal College of Art di Londra, vanta già collaborazioni con Miu Miu, Mulberry e Paco Rabanne, insieme a Gucci realizza un capsule dal retrogusto unisex che comprende, felpe, maglie, cappotti, zaini e altri accessori, che oltre a vedere la firma del motivo web verde-rosso-verde, accostato all’oro ed il logo della doppia “G” in bella vista, riporta gli slogan scritti a mano dell’artista, che vanno a ricoprire anche i ricami e le fodere interne degli outwear per esempio, della collezione Fall 2017 insieme agli altri due slogan: “What are we going to do with all this future?” – soggetto del murales di NY –  e “I want to go back to beliving in a story.” Tutti pezzi disponibili in boutique a partire dalla fine di luglio.