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“Conoscenza, riconoscimento, interconoscenza”: aprirà il 3 ottobre nella storica sede della maison parigina, numero 5 di Avenue Marceau, il museo dedicato ad Yves Saint Laurent, il più grande couturier del mondo.

A volerlo è stato il suo amico, amante, marito, nonché co-fondatore del marchio che nel 1974 portò un gran scossone nel mondo della moda, il suo compagno di una vita Pierre Bergè,che, scomparso anche lui di recente, non ha potuto veder realizzata l’opera che tanto lo ha tenuto impegnato sino all’ultimo.

Yves Saint Laurent è stato per molto tempo non solo   impositore di regole e  di canoni estetici, ma una grossa enciclopedia sulla cultura della moda. Ogni pezzo ha rivoluzionato il modo di vestire delle donne, una vera liberazione da quei canoni rigidissimi della costrizione bon ton. La ricerca stilistica sapeva sempre di scoperta, di innovazione, di qualcosa di nuovo in un panorama che non dormiva mai. Ha vestito le donne da uomo rendendole più eleganti e socialmente rivoluzionarie di chiunque altro. Ha reso le stampe 2D quadri da indossare; ha fatto dell’Africa e del Marocco, oltre che fonte di ispirazione, iconiche e fortunate collezioni, luoghi importanti da cui recuperare usi e costumi, avvicinandoli ad un mondo solo apparentemente distante.

Le sale dello storico atelier accoglieranno oltre agli abiti e ai pezzi delle collezioni più celebri, quarant’anni di vita di coppia. Cimeli, ricordi, pezzi d’autore e intere collezioni d’arte. Saranno settecento le opere esposte, tra le quali spiccano nomi come quelli di Van Gogh, Picasso e Matisse. Poi ancora oggetti personali come gli immancabili gioielli che definivano lo stile del couturier.

Un luogo che si riveste di un’intensa emotività e che ricrea, come le origini vogliono, il delinearsi di un percorso che nasce come l’incamminarsi all’interno della storica boutique, passare accanto alle sahariane, ai trench e ad interi guardaroba, costumi compresi, più i modelli dell’era Dior. Un totale di circa cinquemila oggetti che hanno segnato la storia della moda del XX secolo.

Il museo Yves Saint Laurent si presenta come una delle realtà appartenenti al mondo delle case di moda, con una catalogazione archivistica più forte e imponente di sempre. Un progetto, come già detto, fortemente voluto da Pierre Bergè che vede ora alla sua guida Olivier Flaviano nelle vesti di direttore, con al fianco la curatrice Aurelie Samuel. A metà ottobre arriverà anche la seconda inaugurazione con l’aperta di un nuovo museo in quel di Marrakesh.