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La Maison recentemente acquisita dal gruppo Richemont ha una una nuova sede nel cuore della città, a Villa Mozart, ma nel laboratorio di via Jommelli gli artigiani, che hanno ereditato l’originario saper fare di Serapian, si confrontano con nuove declinazioni di stile

L’atelier di via Jommelli, inaugurato qualche anno prima da Stefano Serapian,infatti  è già un indirizzo noto e ambito   per chi ama  la pelletteria di altissima qualità. Le donne  attente ai dettagli e alla qualità  lo frequentano e lo consigliano a chi è in cerca di una eleganza sussurrata. Il fondatore, però, è pronto a stupire le sue clienti con i primi esemplari di borse la cui lavorazione è destinata a non passare inosservata

Grazie a una tecnica che consente di ottenere un intreccio prezioso, Serapian lancia in quell’anno la collezione Mosaico, dove la nappa d’agnello, lavorata interamente a mano, è la protagonista assoluta

Il segreto sta nel taglio studiato ad hoc sul pellame per creare delle incisioni attraverso cui vengono poi fatte passare delle strisce dello stesso materiale, per raggiungere un effetto a metà tra gli origami giapponesi e gli antichi mosaici bizantini.

Grazie a questo processo, la nappa guadagna forza e resistenza, pur mantenendo una morbidezza assoluta al tatto. Nasce così il Tocco Milanese, quella sensazione di leggerezza e funzionalità tipiche della Mosaico.

Per la Primavera-Estate 2019, le silhouette richiamano la sofisticata precisione del grande design italiano degli anni Cinquanta, alternando linee flat e squadrate a superfici movimentate da piegature che definiscono volumi più arrotondati.

Il piglio è contemporaneo, profondamente adattabile alle diverse esigenze della giornata.I colori variano dalle proposte tono su tono ai giochi di nuance a contrasto, ottenuti anche grazie all’abbinamento di pellami pregiati, come il pitone o l’elaphe.