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Intitolato “Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori” (una scatola di legno egiziana che contiene la mummia di un toporagno del IV secolo a.C. a cui il titolo della mostra rende omaggio), è il nuovo progetto espositivo concepito da Wes Anderson e Juman Malouf, che dal 20 settembre 2019 al 13 gennaio 2020 sarà in mostra nella sede di Milano di Fondazione Prada.

Una mostra che si pone come riflessione sulle motivazioni che guidano l’atto di collezionare e sulle modalità con le quali una raccolta è custodita, presentata e vissuta, sfidando i canoni tradizionali che definiscono le istituzioni museali, proponendo nuove relazioni tra queste e le loro collezioni, tra le figure professionali e il pubblico dei musei.

“Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori”, organizzata in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna, lo stesso che tra novembre 2018 e aprile 2019 ne aveva presentato una prima versione molto più ridotta, sia per superficie che per numero di opere esposte, rispetto alla nuova di Fondazione Prada, riunisce 537 opere d’arte e oggetti selezionati dal regista cinematografico Wes Anderson e dall’illustratrice, designer e scrittrice Juman Malouf e provenienti da 12 collezioni del Kunsthistorisches Museum (Collezione egizia e del Vicino Oriente, Antichità Greco-Romane, Galleria dei Dipinti, Museo Etnografico, Museo del Teatro, Collezione di Antichi Strumenti Musicali, Dipartimento di Armi e Armature, Carrozze, Kunstkammer, Gabinetto di Numismatica, Biblioteca, Collezione del Castello di Ambras) e da 11 dipartimenti del Naturhistorisches Museum di Vienna.

La scelta delle opere, effettuata seguendo un approccio non accademico e interdisciplinare, testimonia risonanze e corrispondenze inattese tra i lavori raccolti e gli universi creativi dei due artisti.

L’allestimento de “Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori”, nel piano terra del Podium di Fondazione Pradaè stato pensato per creare un ambiente ispirato alla tradizione del giardino all’italiana con la presenza di elementi che evocano siepi e padiglioni allegorici tipici del parco rinascimentale, con un percorso espositivo costituito da gruppi di opere: dagli oggetti di colore verde ai ritratti di bambini, dalle miniature agli strumenti di misurazione del tempo, dalle scatole agli oggetti in legno, dai ritratti di nobili e gente comune a soggetti naturali quali il giardino, meteoriti e animali presentati come reperti scientifici o come rappresentazioni artistiche.