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La moda è ora e domani“. A dirlo è Karl Lagerfeld, in una sorta di dichiarazione specchio che celebra l’arte che in lui rappresenta principio e fine. A rendergli omaggio, Pitti Immagine Uomo 90, evento che ha ospitato l’inaugurazione di Karl Lagerfeld Visions of Fashion, una mostra curata da Eric Pfrunder e Gerhard Steidl che ripercorre la sua intera carriera fotografica attraverso molti scatti inediti.

Un passo dopo l’altro, un frammento visivo che segue il precedente, attimi che introducono lentamente ma totalmente nell’essenza dello stilista, fotografo, editore, designer e regista. Artista a tutto tondo che nel 1987 decise di mettersi dietro l’obiettivo, realizzando il suo primo servizio per Chanel. Un’iniziativa trasformatasi in consuetudine visto che da allora, oltre a fotografare per i più prestigiosi magazine internazionali, immortala le campagne pubblicitarie di tutti i brand di cui è creatore, trasformandole in veri e propri art book. Un mondo osservato attraverso l’obiettivo, strumento divenuto ormai imprescindibile. “Questa arte oggi è parte integrante della mia esistenza. Per me è impossibile vedere la vita, il mondo e la moda senza lo sguardo della fotografia”.

Karl Lagerfeld Visions of Fashion esalta la raffinata ed eclettica produzione di Karl Lagerfeld affiancando servizi di moda pubblicati sui più importanti fashion magazine internazionali a foto ispirate alla mitologia classica, come le serie “Le Voyage d’Ulysse” e “Daphnis and Chloe”.

Il percorso espositivo vede dialogare le opere con gli spazi espositivi di Palazzo Pitti. Arte nell’arte, danza nella danza, un insieme straordinario di circa duecento immagini realizzate con tecniche varie: dagherrotipia, platinotipia, Polaroid transfer, resinotipia, serigrafia e stampa digitale. Un mondo da scoprire che a tratti si cela, per poi dare l’illusione di svelarsi, in un susseguirsi di immagini ricche di riferimenti artistici: dai dipinti di Hammershøi, Bonnard, Hopper, Florine Stettheimer e Maxfield Parrish, ai film di Marcel Carné e Fritz Lang, fino alle marionette di Sophie Taeuber-Arp.

La mostra, che resterà aperta fino al 23 ottobre, è prodotta da Fondazione Pitti Immagine Discovery e Gallerie degli Uffizi, con il supporto di Centro di Firenze per la Moda Italiana e Pitti Immagine, e il contributo di Ministero per lo Sviluppo Economico e Agenzia ICE.

PH. Proj3ct Studio