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Tappa irrinunciabile a Monaco, il Monte-Carlo Beach apre la sua stagione primavera-estate 2020 con l’arrivo dello chef Benoît Witz, che s’insedia alla guida del ristorante stellato Elsa.

Il menu propone una gastronomia mediterranea al 100% biologica, che esalta i prodotti locali e regionali, così da ricavarne una cucina semplice, generosa e radicata nel suo territorio. l’ampliamento dell’impegno verso uno sviluppo sostenibile è peraltro più che mai al centro delle preoccupazioni del Monte-Carlo Beach, con la creazione di una diga di scogliera e la classificazione di rifugio lpo del cap de la vigie, infine, sono di ritorno anche i « must » dello stabilimento, come la spa tigre monte-carlo.

Lo chef Benoît Witz raggiungere la squadra del Monte-Carlo Beach ai comandi del ristorante stellato Elsa per proseguire il cammino di una gastronomia mediterranea sana e autentica, tra i pilastri di questa destinazione di punta. Primo ristorante stellato al 100% bio, certificato dal 2013 con un Ecocert livello 3, l’Elsa fa leva sulla scelta di prodotti alimentari e vinicoli locali, privilegiando i prodotti di stagione e l’utilizzo di prodotti agricoli e degli orti di prossimità.

Sono due i luoghi che fungeranno da centri di approvvigionamento per le verdure del ristorante il « Jardin des Antipodes » a Mentone, per le erbe aromatiche e la frutta;Il « Domaine d’Agerbol » di Virgilio Ferrari a Roquebrune Cap Martin, la cui produzione di verdure biologiche fornirà  l’Elsa a chilometro 0, dalla terra alla tavola. Per il weekend di Pasqua, inoltre, il ristorante organizzerà proprio qui  un picnic all’aria aperta.

L’orto stesso dello chef Benoît Witz, situato a Beausoleil, avvierà una richiesta di conversione all’agricoltura bio, così da poter costituire una fonte d’approvvigionamento complementare nelle immediate vicinanze.

L’insieme dei prodotti proposti sulla carta del ristorante Elsa provengono da un’agricoltura biologica e portano il marchio AB. Quest’etichetta garantisce ai clienti pietanze senza pesticidi, concimi chimici, OGM o coloranti artificiali.

Tra i nuovi piatti del ristorante figurano sul menu la  “Bagna Cauda, primizie e fiori selvatici, avocado e mandarini”, deliziosa specialità locale a base di verdure di stagione croccanti e crema di acciughe, e l’ “Agnello delle Alpilles, latte di mandorle e favette”. Per quanto riguarda i piatti di pesce il menu include “Pesci proveniente dalla pesca locale, zucchine dolci e agrumi di Cap Martin” o ancora “Frutti di mare, calamari e crostacei, pasta all’inchiostro di seppia ed estratto d’alghe.”

L’Elsa del 2020 porrà inoltre l’accento sul lato umano, con una valorizzazione dei mestieri della sala per rinforzare la sinergia dell’equipe, sotto l’occhio esigente ma benevolo del Direttore di sala Pierre-Jean Ricardoni. Dal canto suo, lo Chef Sommelier, Cécile Lemonnier, condividerà la sua passione per i vini naturali, facendo scoprire ai propri clienti i migliori Cru biologici.

Al Monte-Carlo Beach, prendersi cura di sé e dell’ambiente rientra nel suo quotidiano in maniera del tutto naturale. Strettamente connesso con la natura e certificato Green Globe Gold standard, l’hotel ha messo in atto una politica proattiva di preservazione della biodiversità, in particolare tramite: Il completamento delle creazione di una diga di scogliera che favorisce la biodiversità. Posta sott’acqua, a 100 metri dalla riva, questa diga è concepita per proteggere la spiaggia e permettere lo sviluppo della fauna marina, diventando così una zona protetta. Il nuovo spazio creato si presenterà come una laguna, con fondale di sabbia, contornata da banchi di posidonie e scogli, così da facilitare l’osservazione dei bagnanti nel completo rispetto delle acque marine.

La classificazione del capo de la Vigie e della sua maginifica pineta in rifugio LPO (Lega per la Protezione degli Uccelli). L’ultimo inventario faunistico ha consentito di censire non meno di 20 specie d’uccelli, di cui 10 specie nidificanti, e 15 specie protette. Questo sito del Monte-Carlo Beach diventa così una zona protetta essenziale per la biodiversità di prossimità.