Un gioiello gotico del XV secolo che si affaccia sulle acque del Canal Grande diventerà la nuova dimora dell’artigianato e della visione creativa di Dries Van Noten. È notizia di questi giorni, confermata dal Corriere del Veneto, che lo stilista belga ha acquistato lo storico Palazzo Pisani Moretta, uno degli edifici più iconici e raffinati della Venezia seicentesca.
Un gesto che va ben oltre il collezionismo immobiliare: è una dichiarazione d’amore per l’Italia, per l’arte, per il tempo lento della creazione.
Un capolavoro architettonico nel cuore della Serenissima
Costruito nella seconda metà del Quattrocento dalla nobile famiglia Pisani, Palazzo Pisani Moretta sorge tra il ponte di Rialto e Ca’ Foscari, nel tratto più simbolico e suggestivo del Canal Grande.
La facciata in stile gotico fiorito, le trifore dai ricami lapidei, i balconi aerei e le imponenti finestre bifore lo rendono un esempio sublime dell’architettura veneziana tardogotica, successivamente arricchita in epoca barocca da affreschi e decorazioni firmati da maestri come Giambattista Tiepolo, Jacopo Guarana, Gaspare Diziani e Giuseppe Angeli.
All’interno, sale che sembrano sospese nel tempo, con soffitti affrescati, stucchi dorati e atmosfere che restituiscono intatta la magnificenza della Venezia del Settecento.
Una nuova casa per l’artigianato e la bellezza
Stando a quanto riportato, Dries Van Noten avrebbe firmato l’accordo d’acquisto pochi giorni fa con gli ex proprietari Maurizio e Gerolama Sammartini, dopo anni di riflessioni e trattative. La cifra? Non è stata resa pubblica, ma si parla di una valutazione attorno ai 50 milioni di euro.
Il progetto, tuttavia, è già chiaro nelle intenzioni: trasformare il Palazzo in una casa dedicata all’artigianato, in linea con la filosofia dello stilista belga che da sempre predilige la lentezza, la maestria manuale e l’eccellenza silenziosa.
Un tempio della creatività senza tempo, dove moda, arte, design e manifattura potranno dialogare in uno dei contesti storici più ricchi e intensi d’Europa.
Un gesto culturale, non solo architettonico
La scelta di Van Noten non è casuale. Da anni, lo stilista e il suo compagno possiedono una casa a Venezia, città che ha sempre ispirato la sua estetica fatta di contrasti colti, reminiscenze pittoriche e stratificazioni culturali.
L’acquisto del Palazzo, dunque, non è un semplice investimento immobiliare, ma un gesto di restituzione culturale, una visione che guarda al futuro custodendo la memoria.
L’edificio è sottoposto a vincolo monumentale e, come previsto dalla legge italiana, il Ministero della Cultura avrà ora 60 giorni per esercitare il diritto di prelazione. Ma secondo fonti vicine alla trattativa, l’operazione si concluderà regolarmente entro settembre, quando sarà presentato ufficialmente il piano di riuso.
Il valore del gesto: moda e patrimonio a confronto
In un’epoca in cui la moda rischia spesso di essere divorata dalla velocità e dall’iperproduzione, la mossa di Dries Van Noten rappresenta un atto controcorrente e profondamente coerente con il suo percorso.
Appena ritiratosi dalla guida della sua omonima maison dopo una carriera esemplare, Van Noten sceglie di investire nel tempo lungo, nella cultura materiale, nell’incontro tra tradizione e sperimentazione.
Un gesto che rilancia Venezia come hub di creatività e artigianato contemporaneo, capace di attrarre menti visionarie e costruire nuovi centri di produzione culturale.
Un futuro che profuma di memoria e innovazione
Nell’attesa che Palazzo Pisani Moretta apra le sue porte sotto la nuova direzione di Van Noten, resta la certezza che questo progetto cambierà il volto (e il ritmo) della moda indipendente europea.
Perché in un mondo che corre, ci vuole coraggio per fermarsi. E ancora più coraggio per abitare la bellezza.