Dal 18 giugno, Julien’s Auctions mette in vendita oltre 400 oggetti personali del regista di Mulholland Drive, in un viaggio tra memoria, surrealismo e culto cinematografico
David Lynch non ha mai raccontato il mondo così com’è. Lo ha frantumato, ricostruito, distorto. Ha dato forma all’inconscio, ai sogni e alle paure dell’America più profonda con una poetica spietata, enigmatica, potentemente visiva. Oggi, pochi mesi dopo la sua scomparsa – avvenuta il 16 gennaio 2025 – il mondo ha la possibilità di entrare, una volta ancora, nel suo universo: Julien’s Auctions ha annunciato per il 18 giugno l’inizio di una grande asta dedicata proprio ai cimeli personali del regista.
Un’eredità d’autore in oltre 400 lotti
L’asta, organizzata in collaborazione con Turner Classic Movies (TCM), raccoglie più di 400 oggetti provenienti dalla casa e dagli archivi privati di Lynch: memorabilia, strumenti, arredamento, frammenti d’arte e vita quotidiana che raccontano la complessità e l’eclettismo di uno degli autori più influenti del nostro tempo.
Accanto a pezzi d’arredo in stile Twin Peaks e a oggetti rarissimi legati ai suoi film, troviamo anche una chitarra d’acciaio, la sua sedia da regista personalizzata, una macchina per il caffè, vinili, poster cinematografici (tra cui Amarcord di Fellini) e persino due libri appartenuti a Isabella Rossellini, sua musa e compagna negli anni di Blue Velvet.
Oggetti che evocano immagini
Ma a colpire di più sono i reperti direttamente legati al suo cinema. Come i menu originali del Winkie’s Diner di Sunset Blvd., lo stesso ristorante in cui prende forma la celebre e perturbante scena di Mulholland Drive; oppure un divano in ciniglia vintage, gemello di quello apparso in Lost Highway. Oggetti che, da semplici elementi scenografici, diventano portali mnemonici capaci di riattivare le atmosfere rarefatte, sospese e ambigue che caratterizzano l’intera filmografia lynchiana.
Un’asta, un racconto, una visione
«Siamo onorati di presentare al pubblico per la prima volta questa incredibile collezione di uno dei più grandi e venerati registi di tutti i tempi», ha dichiarato Catherine Williamson, managing director of entertainment di Julien’s Auctions.
«Ogni pezzo racconta qualcosa della sua singolare visione: dalla sua sedia da regista alla chitarra, passando per la macchina del caffè e l’arredamento della sua casa. È come camminare all’interno di un film di David Lynch. I suoi oggetti riflettono le passioni che hanno nutrito i suoi sogni più surreali».
Quando il genio diventa materia
Lynch era un regista, ma anche un pittore, un designer, un musicista. Un artista a tutto tondo, difficile da contenere in una definizione. L’asta del 18 giugno non è solo un’occasione per collezionisti e fan, ma un atto di esplorazione: un modo per avvicinarsi – almeno per un attimo – al cuore misterioso del suo immaginario.
Chi acquisterà un frammento della sua quotidianità, acquisterà anche una scintilla di quello che lui ha saputo costruire con le immagini: una dimensione altra, spiazzante, onirica, dove nulla è mai come sembra.