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Finalmente è arrivato il grande momento: il debutto più atteso della moda presso una delle maison più storiche e iconiche. La prima sfilata di Matthieu Blazy, nominato direttore creativo di Chanel lo scorso dicembre, ha presentato una collezione audace, originale e accolta con entusiasmo dal pubblico e dagli addetti ai lavori, che considerano questa una nuova era per la Maison. Il Grand Palais di Parigi si è trasformato in un palcoscenico spettacolare, con un set ispirato al sistema solare: enormi sfere luminose, tra cui un sole di 15 metri di diametro, e una passerella che richiamava un paesaggio lunare laccato, come lava fusa. L’allestimento epico ha richiesto che i 2.400 ospiti arrivassero in anticipo, per poter ammirare appieno questo universo che ha fatto da cornice a una collezione magnetica e innovativa.

Blazy ha aperto con dei tailleur reinterpretati in chiave moderna: pantaloni maschili in flanella grigia che ricordano quelli che Coco Chanel indossava grazie a Boy Capel, accompagnati da giacche ispirate a divise militari. La passerella ha visto decine di completi spezzati e tailleur, molti con gonne a portafoglio con tasche e tagli sfrangiati, realizzati in materiali classici e inattesi: bouclé leggero e semitrasparente, tartan, quadri e denim rigido. Le iconiche giacche a quattro tasche erano impreziosite da filigrane dorate o profili a contrasto, mentre alcune gonne erano portate così basse da lasciare intravedere la biancheria, a testimoniare la sfrontatezza creativa dello stilista.

Blazy si è divertito nel giocare con le camelie declinandole come elemento chiave per orecchini, maxi spille, gonne e cappelli. Non sono mancate, naturalmente, collane di perle intrecciate, spighe dorate ricamate sui top in organza e tubini neri reinventati con cordoncini d’oro e nodi laterali. Per la sera, il designer ha esaltato la teatralità con fiori e petali di tessuto cuciti fittamente su gonne da flamenco, così morbide e leggere. I colori protagonisti, oltre al black and white, sono stati, senza dubbio, un rosso acceso e un giallo oro. Lo spettacolo è stato accompagnato da un mix musicale originale creato dallo storico DJ di Chanel Michel Gaubert e dall’architetto del suono belga Le Motel, con brani di Isao Tomita, The Corrs e frammenti di Dawson’s Creek.

Il finale ha regalato a Blazy una standing ovation, innescata da Awar Odhiang, modella etiope-canadese, che ha invitato il pubblico ad alzarsi. Tra le celebrities invitate alla sfilata, Nicole Kidman, con indosso una camicia bianca con il logo rosso di Chanel, pantaloni larghi e una borsa flap bordeaux; gli attori Pedro Pascal, Margot Robbie, Marion Cotillard eTilda Swinton; Penélope Cruz e Kendall Jenner era presente in prima fila; e, naturalmente, Ayo Edebiri, in questi giorni annunciata ambassador della maison.

Chanel parla d’amore. La nascita della modernità nella moda deriva da una storia d’amore. Non ha tempo né spazio: è un’idea di libertà, indossata e conquistata da Gabrielle Chanel”, ha commentato Blazy, sintetizzando la filosofia dietro la collezione. La sfilata ha segnato un importante passo avanti per Blazy, quarto direttore creativo nella storia di Chanel, succedendo a Coco Chanel, Karl Lagerfeld e Virginie Viard. La maison, guidata dalla famiglia Wertheimer, punta a un lungo ciclo creativo con il nuovo stilista.

 

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