Il gruppo Armani inaugura una nuova fase della propria storia con un doppio passaggio di testimone ai vertici. Il CdA della Giorgio Armani S.p.A. ha nominato Giuseppe Marsocci nuovo amministratore delegato, mentre la Fondazione Giorgio Armani, pilastro del piano di successione voluto dallo stilista, ha designato Pantaleo Dell’Orco come nuovo presidente. Due figure interne, profondamente legate alla visione e alla storia della maison, chiamate a garantire continuità e coerenza dopo la scomparsa di Giorgio Armani, avvenuta poco più di un mese fa.
La nomina di Giuseppe Marsocci, effettiva da subito, è stata proposta all’unanimità dalla Fondazione Armani e approvata dal CdA del gruppo, presieduto da Leo Dell’Orco, con Silvana Armani nel ruolo di vicepresidente. La decisione conferma la volontà della famiglia e del management di proseguire lungo la rotta tracciata dal fondatore, mantenendo intatti i valori di indipendenza, eleganza e discrezione che da cinquant’anni contraddistinguono la casa di moda milanese.
Marsocci, 61 anni, laureato in Economia e Commercio all’Università di Torino, sua città natale, vanta oltre tre decenni di esperienza nel settore del lusso, di cui 23 all’interno del Gruppo Armani. Dopo un inizio nel Gruppo GFT, dove ha collaborato con brand come Valentino, Dior, Ungaro, Stone Island e lo stesso Armani, entra nel gruppo nel 2003, assumendo incarichi di crescente responsabilità tra Milano, Zurigo e New York. Qui, ha ricoperto per oltre dieci anni il ruolo di CEO delle Americhe, contribuendo al rafforzamento della presenza del marchio nel mercato statunitense. Dal 2019 ha affiancato direttamente Giorgio Armani come Vicedirettore Generale e Global Chief Commercial Officer, sedendo nei board di diverse società del gruppo.
Marsocci ha dichiarato: “Ringrazio la Fondazione, il Consiglio d’amministrazione e la famiglia Armani per la fiducia che è stata riposta in me. È un progetto di straordinaria importanza, di continuità e valorizzazione di uno dei marchi del made in Italy più prestigiosi al mondo, che anzi ha sublimato per i clienti ed il mercato la natura di semplice marchio, acquisendo a tutto diritto il valore di brand lifestyle. L’obiettivo è sfidante, tanto più in un mercato del lusso in profonda riflessione su sé stesso, ma è raggiungibile grazie al fondamentale contributo di un team di eccellenti clienti, fornitori, partner ed appassionati collaboratori in tutto il mondo ed in particolare a Milano, molti dei quali sono stati vicino al Signor Armani tanti anni. Insieme faremo di tutto per perpetuare il suo modello di azienda e la sua idea di bellezza, e sapremo portarla avanti con coerenza e sensibilità, tenendo conto dei valori e delle aspettative di un mondo che cambia”.

Leo Dell’Orco ha commentato la nomina di Marsocci: “La sua esperienza professionale internazionale, la profonda conoscenza del settore e dell’azienda, la discrezione, la lealtà e lo spirito di squadra, insieme alla vicinanza negli ultimi anni al Signor Armani, rendono Giuseppe la scelta più naturale per assicurare continuità al percorso delineato dal fondatore”.
Parallelamente, la Fondazione Giorgio Armani, costituita nel 2016 come strumento di governance e garanzia di indipendenza del gruppo, ha scelto Pantaleo Dell’Orco, compagno di vita e di lavoro dello stilista, come nuovo presidente. A lungo figura chiave nella gestione creativa e strategica della maison, succede allo stesso Giorgio Armani, che aveva presieduto la Fondazione sin dalla sua istituzione. Il consiglio della Fondazione comprende anche i nipoti di Re Giorgio, Silvana Armani e Andrea Camerana, il banchiere Irving Bellotti, il notaio Elena Terrenghi e l’avvocato Andrea Silvestri. L’ente detiene circa il 30% dei diritti di voto del gruppo e svolge un ruolo determinante nella definizione delle strategie future, compresa la proposta di nomina del CEO.

Il testamento di Giorgio Armani, inoltre, prevede la possibilità di cedere fino al 15% del capitale a potenziali partner strategici di pari livello, indicando tra i candidati privilegiati i gruppi LVMH, L’Oréal, EssilorLuxottica o altri soggetti individuati dalla Fondazione, previo accordo con Dell’Orco.



