Tra le dune del Sahara tunisino, Audi ha scelto di dimostrare che l’elettrico può essere non solo sostenibile, ma anche emozionante, preciso e resistente. La Audi Desert e-xperience è stata molto più di un evento: un banco di prova estremo in cui la nuova Audi SQ6 Sportback e-tron ha mostrato il volto più autentico del Vorsprung durch Technik, il progresso attraverso la tecnica che da sempre contraddistingue il marchio dei quattro anelli.
Protagonista assoluta di questa esperienza, la variante sportiva della gamma Q6 Sportback è la rappresentazione diretta dell’approccio Audi all’elettrificazione. Costruita sulla piattaforma Premium Platform Electric (PPE), sviluppata insieme a Porsche, la vettura unisce potenza, efficienza e controllo. L’elevata rigidità torsionale, la reattività immediata all’acceleratore, la rapidità nella ripartizione della coppia e la raffinatezza delle sospensioni delineano un SUV coupé capace di affrontare ogni terreno, dalle dune alle autostrade, con la stessa disinvoltura.

Il cuore del sistema è costituito da due motori elettrici: un’unità sincrona a magneti permanenti (PSM) sull’assale posteriore, compatta, leggera e straordinariamente pronta, affiancata da un motore asincrono (ASM) sull’anteriore, in grado di ruotare liberamente con perdite minime durante la marcia. La combinazione eroga fino a 517 cavalli in modalità boost, consentendo uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi e una velocità massima di 230 km/h. La trazione integrale quattro elettrica regola in modo continuo e variabile la distribuzione della spinta, privilegiando il retrotreno nella modalità dynamic per un comportamento sportivamente sovrasterzante e sempre controllabile.
Tutta la dinamica del veicolo è orchestrata dalla piattaforma elettronica HCP1, una delle cinque unità informatiche che governano l’intera vettura. Questo sistema analizza in tempo reale gli input provenienti dall’acceleratore, dai freni e dalla trazione, sincronizzando le reazioni del powertrain e delle sospensioni pneumatiche adattive per garantire un comportamento coerente e intuitivo. La struttura multilink delle sospensioni, la collocazione avanzata dei bracci inferiori e il fissaggio della cremagliera dello sterzo su un telaio ausiliario contribuiscono alla rigidità complessiva e alla precisione di guida. Gli ammortizzatori a doppio stadio bilanciano comfort e contenimento del rollio, mentre le sospensioni pneumatiche consentono di variare l’altezza da terra fino a 65 millimetri, adattandosi automaticamente alle diverse condizioni di marcia.

Anche fuori strada, la SQ6 Sportback e-tron conserva una sorprendente facilità di guida. Il sistema di frenata elettroidraulica gestisce fino al 95% delle decelerazioni quotidiane grazie al recupero d’energia operato dai motori elettrici che agiscono da generatori. La logica di controllo è affidata alla piattaforma HCP1, che integra la gestione del recupero con quella del powertrain, assicurando linearità e prevedibilità nelle reazioni. In modalità “B”, la vettura attiva un’intensa rigenerazione ogni volta che si rilascia l’acceleratore, generando il cosiddetto “one-pedal feeling”. Una modalità che, anche su fondi a bassa aderenza come la sabbia, consente di controllare la vettura quasi esclusivamente con il piede destro, riducendo al minimo l’uso dei freni tradizionali.
Nel deserto, la temperatura può superare i 50 gradi: è qui che la gestione termica evoluta Audi dimostra la sua efficacia. Le elettroniche di potenza sono raffreddate ad acqua, la trasmissione utilizza una lubrificazione a carter secco con pompa elettrica e getti d’olio diretti sugli ingranaggi, riducendo le perdite per attrito e migliorando l’affidabilità in ogni condizione. La batteria, da 100 kWh e basata su architettura a 800 Volt, è protetta da una piastra di raffreddamento integrata e da uno scudo inferiore in CFRP, una combinazione di fibra di carbonio e poliuretano termoplastico che garantisce robustezza e leggerezza.

La strategia termica predittiva agisce in modo intelligente, parametrando temperatura, percorso e stile di guida per ottimizzare il rendimento del sistema. Durante la guida in modalità dynamic o offroad, il raffreddamento della batteria viene anticipato per prevenire surriscaldamenti, mentre un condizionamento continuo mantiene l’accumulatore nel range ideale anche quando l’auto è ferma, proteggendolo dal calore estremo e allungandone la durata nel tempo.
L’efficienza del sistema incide anche sui tempi di ricarica: grazie alla tecnologia a 800 Volt e alla potenza di ricarica in corrente continua fino a 270 kW, è possibile recuperare fino a 260 chilometri di autonomia in soli dieci minuti, o passare dal 10 all’80% di carica in ventuno minuti presso una stazione ad alta potenza. L’autonomia complessiva, secondo il ciclo WLTP, supera i seicento chilometri, a conferma della maturità del progetto.

Con una lunghezza di 4,77 metri, una larghezza di 1,94 e un’altezza di 1,61, la SQ6 Sportback e-tron appartiene al segmento dei D-SUV coupé premium full electric. Il passo di 2,89 metri assicura un’abitabilità generosa, mentre il bagagliaio offre 499 litri di capacità, ampliabili grazie al frunk anteriore da 64 litri. Nonostante la massa di 2.350 chilogrammi, la vettura mantiene un equilibrio dinamico eccellente e può trainare fino a 2.400 chilogrammi.
La gamma Q6 Sportback e-tron, prodotta nello stabilimento Audi di Ingolstadt, è integralmente carbon neutral, grazie a processi produttivi a basse emissioni e all’impiego esteso di materiali riciclati. La famiglia comprende versioni da 292, 326 e 387 cavalli, tutte con batteria da 83 o 100 kWh, e culmina proprio nella SQ6 da 517 cavalli. In Italia, il lancio commerciale è previsto per giugno 2025, dopo l’apertura delle prevendite fissata a novembre 2024.

La Desert e-xperience ha dimostrato che l’elettrico, per Audi, non è mai una rinuncia ma un’evoluzione. La SQ6 Sportback e-tron non si limita a essere un SUV coupé a zero emissioni: è un manifesto di come la tecnologia, quando è frutto di coerenza ingegneristica e passione per la guida, possa trasformare anche il deserto in un luogo dove il futuro corre silenzioso ma potente, lasciando dietro di sé soltanto la traccia di quattro anelli sulla sabbia.



