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Il mondo della moda piange la scomparsa di Marina Yee, stilista belga e figura chiave del celebre collettivo degli Antwerp Six. Yee è scomparsa all’età di 67 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro. La notizia è stata diffusa dal MoMu Fashion Museum di Anversa, che ha ricordato la designer come “una voce eccezionalmente autentica della moda belga”.

Nata nel 1958, Marina Yee ha studiato alla Reale Accademia di Belle Arti di Anversa, dove ha incontrato i futuri membri del gruppo che avrebbe rivoluzionato la moda europea: Walter Van Beirendonck, Ann Demeulemeester, Dries Van Noten, Dirk Van Saene e Dirk Bikkembergs. Insieme, hanno ridefinito i confini del design con un’estetica concettuale e artigianale che ha influenzato generazioni di creativi. Ora, con la sua scomparsa, i Sei di Anversa sono diventati cinque.

Prima di fondare il suo marchio personale, Marie, nel 1986, Yee ha collaborato con diverse maison belghe e ha lavorato anche nel teatro e nell’abbigliamento per bambini. Le sue creazioni, intime e dense di riferimenti culturali, anticipavano già una forte attenzione al riutilizzo e alla trasformazione dei materiali, molto prima che il concetto di upcycling diventasse centrale nel panorama della moda sostenibile. Considerata la più sfuggente del gruppo, Yee ha chiuso il suo brand alla fine degli anni ’80, scegliendo una vita lontana dai riflettori.

Era troppo opprimente per me. Non riuscivo a trovare un equilibrio tra il mio desiderio di libertà artistica e le esigenze del sistema moda”, dichiarò in un’intervista. Nonostante ciò, non ha mai abbandonato la creatività: ha continuato a collaborare con marchi, ha disegnato costumi teatrali e ha lavorato con tessuti per interni. Nel 2016, un collezionista giapponese acquistò i suoi pezzi d’archivio all’asta, spingendola a creare una collezione limitata per il suo negozio, accanto a stilisti come Raf Simons e Martin Margiela. Nel 2022, grazie all’incontro con Rafael Adriaensens, ex studente dell’accademia e suo agente, Yee ha ampliato la sua collezione basandosi su ciò che amava indossare, ignorando le tendenze. I suoi capi sono oggi esposti in boutique selezionate, tra cui Louis Vuitton ad Anversa.

Il suo lavoro sarà celebrato nel 2026 al MoMu, in una mostra dedicata ai quarant’anni degli Antwerp Six. “La sua opera trascende i confini della moda, era un’artista”, ha scritto il museo. “Ci ha insegnato che la moda può essere riflessione, cura e connessione”. Numerosi tributi sono arrivati da colleghi e figure del mondo creativo, da Walter Van Beirendonck a Dirk Van Saene, dalla gallerista Sofie Van de Velde alla top model Hannelore Knuts.