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Un simbolo di scandalo, potere e inganno torna alla ribalta: la celebre collana della Regina Maria Antonietta — o meglio, la sua più famosa replica — sarà battuta all’asta il 17 giugno da Artcurial. Il prezzo? Sorprendentemente accessibile.

Maria Antonietta amava i gioielli. Lo sanno tutti, lo confermano i ritratti ufficiali e le cronache dell’epoca: la regina di Francia vantava una delle collezioni più sontuose d’Europa, tra cui figuravano pezzi leggendari come il Grand Sancy e il diamante blu (oggi noto come Hope Diamond), che molti ritengono ancora maledetto.

Ma è un altro gioiello a rimanere scolpito nella memoria collettiva: il “Collier de la Reine”, protagonista di una delle truffe più clamorose dell’Ancien Régime e diventato nei secoli simbolo di scandalo, complotti di corte e rovina politica.

Un inganno regale che ha fatto storia

L’affare del Collier della Regina, che si sviluppò tra il 1784 e il 1787, fu una truffa tanto sofisticata quanto rovinosa per l’immagine della monarchia. Il cardinale di Rohan, convinto di conquistare il favore della Regina, fu ingannato da una finta contessa che lo portò ad acquistare un collier da 650 diamanti — per un totale di 2.800 carati — dai celebri gioiellieri Böhmer e Bassenge, credendo che fosse un dono desiderato da Maria Antonietta.
In realtà, la regina non solo non aveva mai chiesto il collier, ma aveva rifiutato più volte il gioiello considerandolo eccessivo. Quando la verità venne a galla, Luigi XVI fece arrestare Rohan, ma il danno era ormai fatto: lo scandalo alimentò il malcontento popolare e contribuì all’erosione dell’autorità della monarchia.

Il ritorno del “collier maledetto” — a un prezzo (quasi) per tutti

A distanza di secoli, la collana “maledetta” torna a far parlare di sé. Il prossimo 17 giugno, sarà battuta all’asta dalla maison Artcurial, ma con una sorpresa: l’oggetto ha una stima tra i 30.000 e i 50.000 euro, una cifra ben lontana dai milioni che ci si potrebbe aspettare.

Il motivo? Non si tratta dell’originale, bensì della replica più celebre mai realizzata del Collier della Regina. Creata alla fine del XIX secolo, la collana apparteneva a un importante gioielliere svizzero ed è composta interamente da pietre d’imitazione, montate su paillon e disposte in una lunga ghirlanda centrale con motivo floreale e pampille pendenti.
Il collier originale, invece, fu smembrato dalla truffatrice Jeanne de la Motte, contessa decaduta che vendette le pietre per salvarsi dalla bancarotta. Condannata all’ergastolo, riuscì a fuggire a Londra e, secondo molti, meriterebbe un biopic a sé.

Un oggetto di scena diventato leggenda

La replica in asta non è solo una riproduzione storica: è una star del cinema francese. È apparsa nel film L’Affaire du Collier de la Reine di Marcel L’Herbier (1946), indossata da Viviane Romance, e nel Marie-Antoinette, Reine de Francedi Jean Delannoy (1955).
È stata esposta in luoghi prestigiosi, incluso il Castello di Versailles, dove oggi è ancora possibile visitare l’appartamento privato della regina.

E a rendere l’asta ancora più suggestiva, il collier sarà presentato in una teca originale in legno risalente all’epoca di Luigi XIV: un piccolo capolavoro nel capolavoro.

Una replica, sì, ma con una storia più vera che mai

Quella che andrà all’asta è una replica, certo. Ma è anche un frammento di storia europea, un emblema dell’ossessione per il potere, della fragilità della verità e del fascino eterno del mito. Un falso adorato, desiderato, temuto. E oggi, finalmente, acquistabile — almeno per qualcuno.