La Milano Fashion Week si apre con uno dei momenti più attesi: la sfilata unificata donna-uomo di Gucci, un evento che segna una fase di transizione per la Maison, ancora in attesa di un nuovo direttore creativo dopo la partenza di Sabato De Sarno. Ma in passerella, il brand dimostra che la sua identità va oltre i nomi e le epoche, celebrando la propria storia con una collezione che mescola pragmatismo, nonchalance e autocelebrazione consapevole.
La scenografia della sfilata – una sala cinematografica verde bosco – diventa il set perfetto per proiettare il continuum visivo e stilistico del brand: un collage di ere, codici e silhouette iconiche, decostruite e riassemblate in chiave contemporanea. Sullo sfondo, la passerella a forma di Interlocking G, simbolo fondante della maison, suggella il dialogo tra passato, presente e futuro.
Un viaggio tra le epoche: l’ispirazione della collezione
La collezione autunno-inverno 2025/26 di Gucci ripercorre i momenti chiave del marchio, dalle origini del prêt-à-porter alla fine degli anni ’60, fino alle svolte stilistiche più recenti:
- Il minimalismo glam degli anni ’90, essenziale ma sofisticato
- L’ultra-massimalismo contemporaneo, che ha definito il brand negli ultimi anni
- L’eleganza sartoriale italiana, riletta attraverso la filosofia della sprezzatura, l’arte di apparire impeccabili con disinvoltura
Una celebrazione che non è nostalgia, ma piuttosto un affermarsi con sicurezza sulla scena della moda, ribadendo che Gucci non ha bisogno di reinventarsi per restare rilevante.
Lo stile: tra rigore sartoriale e ribellione giocosa
Il dialogo tra classicismo e sperimentazione si traduce in un mix calibrato di rigore e sensualità, dove il guardaroba maschile e femminile si contaminano con naturalezza. Tra i pezzi chiave della collezione troviamo:
- Tailleur maschili ton-sur-ton, strutturati e scolpiti, abbinati a trench in vinile laccato
- Mini-dress anni ’60, accostati a collant variopinti per un tocco swinging London
- Camicette bon ton in crêpe e mohair garzato, abbinate a body in velluto dalla schiena nuda
- Jumpsuit scintillanti e slip dress girly, resi più audaci da guantini da cavallerizza
- Pellicce traslate su accessori, con décolleté furry e borse morbidissime
La palette cromatica gioca su toni sofisticati e inaspettati, alternando verde, grigio, malva e marrone a lampi di colori saturi e vibranti, che spezzano l’armonia con accenti decisi.
L’accessorio che ci ha colpito: il Morsetto gioiello
A catturare l’attenzione sono le collane con maxi-morsetto, che oscillano tra classicismo e modernità. Disponibili in versione con catena pendente o modello cocker, queste creazioni diventano il filo conduttore della collezione, riaffermando l’eredità Gucci con un tocco contemporaneo. Un accessorio dal carattere minimal ma eccentrico, perfetto per completare qualsiasi look con equilibrio e disinvoltura.
L’atmosfera: un film Gucci by Gucci
Più che una sfilata, Gucci mette in scena un vero spettacolo cinematografico, tra suoni orchestrali e una passerella che sembra il set di un film senza tempo. La moda diventa mise en abîme, un racconto che intreccia epoche e stili, con protagonisti che sfoggiano foulard da diva, uno statement che – ancora una volta – si riconferma immortale.
Un omaggio alla Horsebit 1955: il perché del Morsetto ovunque
Non è un caso che il Morsetto sia uno dei motivi ricorrenti della collezione: l’iconica Horsebit 1955 compie 70 anni, e Gucci la celebra rievocandola in diverse forme.
Dalle borse ultra-morbide alla nuova it-bag Gucci Siena, fino ai gioielli e alle cinture, il dettaglio simbolo della Maison diventa protagonista assoluto, confermando il valore del passato come elemento chiave per costruire il futuro.
Gucci, tra tradizione e attesa
In un momento di transizione, senza un direttore creativo ufficiale, Gucci dimostra che la sua identità non dipende da un singolo nome, ma da un’eredità collettiva che si rinnova costantemente. Una collezione che è un atto di consapevolezza, un ponte tra le radici storiche del brand e il suo futuro, ancora da scrivere. Ma con una certezza: i codici Gucci restano intramontabili, ieri, oggi e domani.